La formica e la cicala: la metafora che si intreccia nella gestione di Tropea
La formica e la cicala: la metafora che si intreccia nella gestione di Tropea. Da una parte, la formica laboriosa, che ha preparato il terreno con cura e dedizione; dall’altra, la cicala che canta di successi senza badare alle fondamenta su cui questi poggiano e dovrebbero poggiare. Il presidente della Commissione Straordinaria, già alla guida di quella di Accesso che ha dissolto il Comune di Tropea, festeggia, senza però rilevarli, i numeri della stagione turistica 2024. Gli dovremmo credere sulla parola e, in effetti, se lo merita!
Esultare a tavola imbandita è facile! Tropea, frutto del lavoro della formica, era pronta: sicura, curata, con le finanze in ordine, un apparato amministrativo in perfetto stato di salute e preparato a tutto (anche al dissolvimento) e, infine, una promozione turistica certosina e ben avviata, non solo per il 2024 ma anche per il futuro prossimo. La rendita era altissima; bastava solo raccoglierne i frutti ed offrire ai visitatori l’esperienza che si aspettavano. Non farlo avrebbe potuto trasformare la vacanza in un boomerang negativo, con ripercussioni disastrose per il futuro prossimo.
Il Canto della cicala
Ma oggi, sotto il canto della cicala, abbiamo assistito ed assistiamo a una mancanza evidente di promozione, programmazione e, soprattutto, di cura del territorio.
Passiamo ora ai dati, quelli veri (che non ho!) che, ovviamente, devono essere conosciuti ed analizzati per poter essere commentati. Sarebbe non solo opportuno, ma addirittura doveroso pubblicarli su base mensile, sia per quanto riguarda le presenze denunciate ai fini dalla tassa di soggiorno, sia per le soste, dato questo (e qui ci vuole il senso critico) che dovrebbe capitalizzare il significativo aumento dei posti blu sul lungomare. E poi ci sarebbe tanta altra roba, tanti altri indicatori da analizzare e da commentare, ma ci sarà il tempo.
Il Tesoro del Nonno
L’impressione (l’IMPRESSIONE!) è che il mese di settembre sia stato, effettivamente, straordinario, forse come mai visto prima. Vedremo ora quello di ottobre. Tuttavia, non si può dire lo stesso per la fine di luglio e l’inizio di agosto. Nonostante ciò, la tendenza rimane positiva e si allinea con le politiche di medio termine che la mia amministrazione si era data: decongestionare l’alta stagione a favore di una destagionalizzazione che garantisca sostenibilità ed equilibrio in seno alla comunità.
E qui sta la sfida titanica: un progetto ambizioso che richiede impegno e sforzi straordinari, sforzi che oggi sembrano mancare sotto il regno della cicala. E se si continua a trascurare questo cammino, il futuro rischia di compromettere quanto costruito in quasi sei anni di buon governo. Non ci resta che incrociare le dita e affidarci alla fortuna… perché, a questo punto, sembra essere tutto ciò che rimane confidando nel “Tesoro del Nonno”.