Tropea notizie La Repubblica dei Prefetti
Tropea notizie La Repubblica dei Prefetti. Care Principesse e cari Principi, oggi vi ripropongo un interessantissimo articolo a firma Gian Domenico Caiazza, noto avvocato penalista, presidente delle camere penali nel quinquennio 2018-2023, pubblicato dal Riformista il 7 luglio 2024.
Il titolo dell’articolo è particolarmente significativo: “La repubblica dei Prefetti, sospettare un’infiltrazione mafiosa non consente allo Stato di agire come se fosse provata”.
Un pezzo molto interessante ed attuale (soprattutto per noi in attesa di conoscere il nostro destino), che critica aspramente alcune misure di prevenzione italiane considerate peculiari e invasive, come le interdittive antimafia e lo scioglimento dei comuni per presunte infiltrazioni mafiose. Questi strumenti, adottati dai Prefetti, si basano su semplici sospetti, senza necessità di prove concrete, e comportano gravi conseguenze per i cittadini e le istituzioni coinvolte.
L’autore evidenzia come tali norme, pur nate con l’intento legittimo di combattere le mafie, abbiano trasformato il “sospetto poliziesco” in un criterio di azione quasi assoluto, paragonabile alla prova di un reato. Questa discrezionalità, combinata con un controllo giurisdizionale limitato e poco incisivo da parte dei giudici amministrativi, lascia spazio a possibili abusi e ingiustizie, anche perché nessuno ha intenzione di impicciarsi del lavoro dei nostri intoccabili Prefetti.
Si denuncia anche l’utilizzo della formula del “più probabile che non” come standard per giustificare decisioni gravissime, come la distruzione di aziende o l’annullamento di elezioni democratiche. L’autore auspica che le istituzioni sovranazionali, come la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, possano intervenire per riportare la legislazione italiana in linea con i principi dello Stato di Diritto.
Qui l’articolo completo. Buona lettura