Prefettura Vibo Valentia smentita: finalmente giustizia per il Sindaco di Mileto
Accolgo con profonda soddisfazione il provvedimento del Ministero dell’Interno che, dopo mesi di incertezze, mette finalmente la parola “fine” sulla vicenda di Mileto. Provo una gioia sincera, per due motivi.
In primo luogo, per la ritrovata serenità dell’amico e stimato sindaco Salvatore Fortunato Giordano, amministratore onesto e capace, sottoposto a quella che, senza esitazione, posso definire una vera e propria tortura psicologica. Conosco bene ciò che ha vissuto e sofferto; la scelta del termine “tortura” è perciò accurata e volutamente ponderata. Il mio stile mi impedisce di esprimermi oltre, ma immagino sia chiaro cosa sento e penso su quanto accaduto, benché la sobrietà mi imponga di tacere.
(Art 143 TUEL Sindaci carne da macello! Quanti parlamentari conoscono la norma sullo scioglimento dei comuni?)
Ancora una volta le conclusioni della Prefettura di Vibo Valentia sono state smentite dal Ministero dell’Interno
Mi rallegro anche per il valore di questa decisione: per la seconda volta, le conclusioni della Prefettura di Vibo Valentia sono state smentite dal Ministero dell’Interno. Si è ripetuto il copione già visto per Nicotera, con il Ministero che ha respinto la richiesta di scioglimento degli organi elettivi comunali. È evidente che il Ministro stia mantenendo fede ai propri impegni, anticipando, in qualche misura, il progetto di riforma in cantiere. Questo atto di rigore certifica finalmente quanto questa norma medievale possa trasformarsi in un pericoloso strumento contro lo stato di diritto e la democrazia, specie se nelle mani sbagliate.
Tropea ed io abbiamo pagato un altissimo prezzo, tuttavia vedo che a qualcosa è servito, qualcosa effettivamente sta cambiando, qualcosa si è mosso per davvero!
Tropea vittima di un approccio gravemente ingiusto
Molte sarebbero le cose da dire, e le affronterò nelle sedi più opportune, ma una particolarmente grottesca, alla luce dell’odierna decisione, la voglio rimarcare: l’associazione della comunità di Tropea alla “locale” di Mileto come motivo di scioglimento.
Siamo stati vittime di un approccio gravemente ingiusto, mentre per il sindaco di Mileto e per la sua comunità, è prevalso finalmente un giudizio equo e rispettoso della Costituzione. Il buon senso e i valori dello stato di diritto hanno sconfitto una sorta di “Santa Inquisizione”, ormai intollerabile anche per lo stesso Ministero.
Difenderò sempre il mio onore ed il mio ruolo di servitore dello Stato
Mi resta l’amarezza, ma non arretrerò. Difenderò sempre il mio onore ed il mio ruolo di servitore dello Stato con coraggio, senza piegarmi ai capricci o alle vendette di chi cerca di indebolirlo dall’interno. Lo Stato, quello vero, non applica vendette ma solo la legge e di quella non avrò mai paura!